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Centrali Biomasse: Firme e Proposte

Si avvia alla conclusione la raccolta firme promossa dal Comitato Aria Nostra per informare e permettere ai cittadini di esprimere nero su bianco il proprio dissenso  alla costruzione di quelle centrali a biomassa i cui progetti sono stati attentamente analizzati e considerati come non eco-sostenibili e di impatto negativo per la salute.

Sono state già certificate oltre duemila firme – corredate da valido documento di riconoscimento – e molte altre devono ancora essere vagliate.

Terminata la fase di contestazione, il Comitato passa ora alla fase costruttiva e di dialogo; il fine è quello di arrivare ad una revisione della normativa nazionale e regionale che ha favorito l’eccessivo e indiscriminato proliferare di questi impianti. Bisogna rivedere le norme in modo da inserire il concetto di sostenibilità anche nelle fonti rinnovabili per evitare, come accaduto in Val Tronto e Val Vibrata, che gli impianti di centrali elettriche da fonti rinnovabili nascondano dei progetti inquinanti e pericolosi per la salute dei cittadini.

Per raggiungere questo obiettivo, Aria Nostra ha deciso di tradurre l’esperienza maturata e le  conoscenze acquisite in un anno di studi, esperienze e confronti, in un dossier che potrà essere condiviso con tutti coloro (associazioni di categoria, gruppi politici di ogni colore, consiglieri regionali e parlamentari abruzzesi, amministratori di istituzioni varie, ecc) che vorranno considerare necessario il miglioramento dell’attuale normativa sulle fonti rinnovabili e, in particolare, sulle centrali a biomassa.

Rivolgiamo quindi a tutti i cittadini, rappresentanti istituzionali, politici ed amministratori, l’invito a contattarci per mettere a punto un tavolo di lavoro rivolto alla  tutela della salute e dell’ambiente.

Politici Abruzzesi e Centrali Biomasse

L’intenso lavoro svolto dal Comitato Aria Nostra ha svelato molti aspetti ingannevoli dell’attualità relativa ai progetti industriali per la produzione di energia elettrica da biomasse.

Il Comitato ha analizzato in dettaglio diversi progetti autorizzati e/o per cui è stata presentata richiesta di autorizzazione, evidenziando molti elementi che, oltre a creare evidenti svantaggi al territorio, introdurrebbero anche notevoli rischi per la salute.
Abbiamo incontrato i cittadini ed esperti del settore, consultato documentazione scientifica ed abbiamo presentato domande chiare e circostanziate alle istituzioni. Poche volte, abbiamo ottenuto risposte esaurienti e corrette.
Ci rivolgiamo ora agli esponenti politici provinciali e regionali e chiediamo loro di uscire allo scoperto sulla questione biomasse.
Ad oggi, solo il consigliere provinciale indipendente Riccardo Mercante si è pronunciato contro la preoccupante concentrazione delle centrali nella provincia di Teramo. Anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Teramo, Francesco Marconi, ha fatto numerose e pubbliche affermazioni in merito. Ovviamente, considerata la sua partecipazione societaria nella società proponente l’impianto da 6MW di Colonnella, si è espresso in maniera favorevole, caldeggiando aspetti inesistenti e altri elementi di cui non ha piena competenza.

Da tutti gli altri, un silenzio assordante.

Chiediamo quindi che anche politici come il presidente della provincia Valter Catarra, i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione teramana come Emiliano Di Matteo, Paolo Gatti, Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, prendano una immediata e chiara posizione per svolgere azioni normative e di controllo del preoccupante fenomeno biomasse.
Ovviamente, ci rivolgiamo anche al Presidente Regionale Gianni Chiodi che, tra le sue diverse responsabilità, annovera anche quella di massima Autorità Sanitaria regionale, per fargli presente che i cittadini, attraverso la raccolta firme, chiedono a gran voce che la loro salute sia tutelata senza condizioni di sorta.
Pensiamo che non sia superfluo ricordare, così come già fatto direttamente ai sindaci e ai vari amministratori comunali, che i loro incarichi sono il risultato della fiducia espressa dai cittadini elettori che oggi, di fronte ad un grave problema riguardante il territorio, non possono far altro che constatare la loro preoccupante indifferenza.

Inquinamento e Salute: assemblea pubblica 16 febbraio 2013

Il Comitato Aria Nostra continua la sua azione di analisi, informazione e sensibilizzazione in merito ai rischi derivanti dall’insediamento di impianti industriali, per produzione energia da biomasse, oltre che per stoccaggio e lavorazione rifiuti.
Il lavoro svolto finora ha portato alla luce notevoli anomalie in alcune delle autorizzazioni rilasciate per la costruzione di impianti di produzione energia da biomasse nei diversi comuni delle valli del Vibrata e del Tronto.

16022013

Il Comitato sta portando avanti una grande raccolta firme sul territorio e ha organizzato un’assemblea pubblica per sabato 16 febbraio ore 16.00 presso l’Hotel Bellavista di Colonnella (TE) dal titolo Inquinamento e Salute, quale prezzo?
Oltre a tutta la cittadinanza, sono invitati anche i rappresentanti delle istituzioni (sindaci, assessori, ecc) e dei vari enti e località interessate dal preoccupante fenomeno.
Interverrà il Dott. Ferdinando Laghi, Vice Presidente Nazionale dell’ISDE – Medici per l’ambiente, Adriano Mei ed Alfredo Sadori dei Comitati in rete delle Marche ed altri ospiti, profondi conoscitori dei temi riguardanti la salute e la tutela dell’ambiente.

Se 10 centrali a Biomasse sembrano poche…

Si avviano ormai alla conclusione i lavori per l’autorizzazione della grande centrale a biomassa di Villa Rosa di Martinsicuro. La prossima conferenza dei servizi, prevista per il prossimo 7 febbraio potrebbe essere l’ultimo atto della procedura che trasformerebbe irrimediabilmente il volto della città turistica.
Si tratta del più grosso impianto della Provincia di Teramo e determinerà sicuramente un peggioramento dell’ambiente circostante e, in particolar modo, della qualità dell’aria.
Il progetto della Edima Energie Srl, presentato al Comune di Martinsicuro nel 2010, chiede la realizzazione di una centrale a biomasse in via delle Messi a Villa Rosa: un impianto di 10,53 megawatt alimentato a legna vergine e alcol etilico, nonché gas naturale come combustibile di supporto.
Lo stesso progetto che si era cercato di realizzare nel Comune di Cortino (TE).
Una vera e propria centrale termoelettrica che nulla a che vedere con la possibilità di riduzione delle emissioni di CO2 o altri inquinanti.
Se approvato, è ovvio che la presenza della centrale potrebbe scoraggiare gli investimenti turistici nella zona di Martinsicuro e danneggiare le attività esistenti con probabile perdita di posti di lavoro. E’ inoltre probabile una consistente svalutazione degli immobili nell’arco di qualche chilometro.
Il Comitato Aria Nostra ha già iniziato una imponente raccolta firme per dire NO alla eccessiva concentrazione (almeno 10 autorizzate e/o richieste di autorizzazione) di questo tipo di centrali tra i comuni di Martinsicuro, Colonnella e Controguerra. A pochi giorni dell’avvio dell’iniziativa, sono state raccolte già centinaia di firme, a dimostrazione che la popolazione locale non condivide il progetto.
Nonostante l’amministrazione comunale di Martinsicuro si sia espressa negativamente sulla centrale, esiste la possibilità che la Regione e la Provincia autorizzino ugualmente l’impianto.
In tal caso, i dirigenti e la classe politica responsabile di tale atto amministrativo, dovranno assumersi le loro responsabilità di fronte alla cittadinanza.

Centrali Biomasse: inizia la raccolta firme

Ieri sera, presso la C.da San Giovanni di Colonnella, si è tenuta la conferenza dell’avvio della raccolta firme relativa ai progetti di costruzione di centrali denominate a biomasse. Ancora una volta, è stata confermata una partecipazione numerosissima per dire no ai progetti che sono stati dimostrati essere non eco-sostenibili.
Alla raccolta firme, promossa e gestita dal Comitato Aria Nostra, con fogli numerati, collaboreranno anche il Comitato Salute Pubblica ed il Comune di Colonnella.
Il Comitato Aria Nostra, sulla scia di quanto già annunciato in precedenza, ha infatti continuato la sua opera di informazione, sensibilizzazione e studio dettagliato dei progetti autorizzati e/o richiesti presso le varie istituzioni.
Giova ricordare che l’azione effettuata finora è stata utile per mettere in luce i dettagli tenuti nascosti o trascurati dai diversi esponenti, sia istituzionali che privati, in merito alla caratteristiche di inquinamento, elusione delle normative, ecc.
Tale azione ha già comportato la presentazione delle osservazioni di contrarietà al progetto, sostenute dagli studi scientifici relativi ad analisi effettuate, e un esposto presso le istituzioni competenti.
La raccolta firme, quindi, si conferma un ulteriore passo in avanti per l’obiettivo di informazione completa e dettagliata verso tutta la popolazione.

Chiunque voglia aderire o sostenere l’iniziativa può contattare arianostra@libero.it