Proteggiamo l'ambiente in Val Vibrata e dintorni

Articoli con tag ‘Ambiente’

Centrali Biomasse: Firme e Proposte

Si avvia alla conclusione la raccolta firme promossa dal Comitato Aria Nostra per informare e permettere ai cittadini di esprimere nero su bianco il proprio dissenso  alla costruzione di quelle centrali a biomassa i cui progetti sono stati attentamente analizzati e considerati come non eco-sostenibili e di impatto negativo per la salute.

Sono state già certificate oltre duemila firme – corredate da valido documento di riconoscimento – e molte altre devono ancora essere vagliate.

Terminata la fase di contestazione, il Comitato passa ora alla fase costruttiva e di dialogo; il fine è quello di arrivare ad una revisione della normativa nazionale e regionale che ha favorito l’eccessivo e indiscriminato proliferare di questi impianti. Bisogna rivedere le norme in modo da inserire il concetto di sostenibilità anche nelle fonti rinnovabili per evitare, come accaduto in Val Tronto e Val Vibrata, che gli impianti di centrali elettriche da fonti rinnovabili nascondano dei progetti inquinanti e pericolosi per la salute dei cittadini.

Per raggiungere questo obiettivo, Aria Nostra ha deciso di tradurre l’esperienza maturata e le  conoscenze acquisite in un anno di studi, esperienze e confronti, in un dossier che potrà essere condiviso con tutti coloro (associazioni di categoria, gruppi politici di ogni colore, consiglieri regionali e parlamentari abruzzesi, amministratori di istituzioni varie, ecc) che vorranno considerare necessario il miglioramento dell’attuale normativa sulle fonti rinnovabili e, in particolare, sulle centrali a biomassa.

Rivolgiamo quindi a tutti i cittadini, rappresentanti istituzionali, politici ed amministratori, l’invito a contattarci per mettere a punto un tavolo di lavoro rivolto alla  tutela della salute e dell’ambiente.

L’Assessore del turismo, dell’ambiente… e delle Biomasse?

L’Assessore Regionale Mauro Di Dalmazio ignora la pericolosità della centrale a biomassa di Colonnella che, qualora dovesse entrare in funzione, immetterà nell’aria una sostanza cancerogena chiamata formaldeide con un quantitativo, specificato dai documenti di progetto, di quasi tre volte superiore al limite di legge. Evidentemente, ignora anche che l’ARTA di Teramo ha autorizzato un impianto che non rispetta i requisiti di legge.

Questo è quanto scaturito dal consiglio regionale tenutosi il 12 marzo 2013, (il cui resoconto integrale è disponibile qui), nel quale il Consigliere Walter Caporale ha presentato una interpellanza in merito alla questione delle centrali a biomassa previste per i territori di Colonnella e Controguerra.

Il Consigliere parla solo di due centrali e  chiede  se i 2 progetti non siano in contrasto con il piano di qualità dell’aria della Regione Abruzzo, in particolare, pone l’accento sulle ripercussioni negative che tali impianti possono determinare sulla salute dei cittadini, sul turismo e sull’importante  comparto vitivinicolo della zona e dei timori dei cittadini in merito alle possibili e future trasformazioni di questi impianti in inceneritori utili a bruciare rifiuti per avere combustibile in quantità tale da soddisfare le esigenze di potenza degli impianti.

Probabilmente, i presenti in aula avevano ben altro a cui pensare visto che il Vice Presidente De Matteis è dovuto intervenire con un “se non la smettete non faccio continuare il Consiglio. Scusate, se dovete parlare, uscite fuori dall’aula”.

Finita la ricreazione, dall’alto della sua competenza di letteratura classica e giuridica, l’Assessore di Dalmazio ha risposto all’interpellanza:

“… il progetto… asseconda tutte le prescrizioni al piano regionale per la tutela della qualità dell’aria… recupera tutto il calore necessario per il processo produttivo”

Se veramente così fosse, saremmo di fronte ad una scoperta sensazionale nel campo della termodinamica.

Assessore, hai mai sentito parlare di rendimento delle centrali termoelettriche? Può spiegare dove ha visto dei motori che recuperano tutto il calore del processo di combustione senza causare aumento della temperatura locale e dell’acqua di raffreddamento e, magari, senza emissioni e ceneri?

Inoltre non ha  minimamente citato il termine Formaldeide nonostante le denunce del comitato Aria Nostra.

E questo sarebbe la sua concezione di tutela della qualità dell’aria?

Certo che se, come il suo collega  Assessore all’ambiente della Provincia di Teramo, Francesco Marconi, azionista della società che realizzerà la centrale di Colonnella, si è basato sul rapporto dell’ARTA di Teramo, ha ragione di ignorarne la pericolosità.

Probabilmente, l’Assessore di Dalmazio ignora anche altre due questioni fondamentali:

  • Come ampiamente dimostrato in documenti ufficiali, la legna dei boschi degli interi territori provinciali di Teramo e di Ascoli Piceno, ammesso e per niente affatto concesso che sarebbe ad uso esclusivo della centrale di Colonnella, sarebbe a malapena sufficiente ad alimentare la metà dell’impianto;
  • La legge italiana definisce biomassa anche la parte organica dell’immondizia differenziata. Quindi il rischio che l’impianto possa essere in breve riconvertito ad inceneritore è più che concreto.

Ma soprattutto, temiamo che l’assessore abbia dimenticato di aver ricevuto un mandato dai cittadini abruzzesi, quegli stessi cittadini che oggi temono per la propria salute e che pretendono che venga fatta chiarezza sulle autorizzazioni facili riguardanti certe centrali a biomasse.

Politici Abruzzesi e Centrali Biomasse

L’intenso lavoro svolto dal Comitato Aria Nostra ha svelato molti aspetti ingannevoli dell’attualità relativa ai progetti industriali per la produzione di energia elettrica da biomasse.

Il Comitato ha analizzato in dettaglio diversi progetti autorizzati e/o per cui è stata presentata richiesta di autorizzazione, evidenziando molti elementi che, oltre a creare evidenti svantaggi al territorio, introdurrebbero anche notevoli rischi per la salute.
Abbiamo incontrato i cittadini ed esperti del settore, consultato documentazione scientifica ed abbiamo presentato domande chiare e circostanziate alle istituzioni. Poche volte, abbiamo ottenuto risposte esaurienti e corrette.
Ci rivolgiamo ora agli esponenti politici provinciali e regionali e chiediamo loro di uscire allo scoperto sulla questione biomasse.
Ad oggi, solo il consigliere provinciale indipendente Riccardo Mercante si è pronunciato contro la preoccupante concentrazione delle centrali nella provincia di Teramo. Anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Teramo, Francesco Marconi, ha fatto numerose e pubbliche affermazioni in merito. Ovviamente, considerata la sua partecipazione societaria nella società proponente l’impianto da 6MW di Colonnella, si è espresso in maniera favorevole, caldeggiando aspetti inesistenti e altri elementi di cui non ha piena competenza.

Da tutti gli altri, un silenzio assordante.

Chiediamo quindi che anche politici come il presidente della provincia Valter Catarra, i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione teramana come Emiliano Di Matteo, Paolo Gatti, Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, prendano una immediata e chiara posizione per svolgere azioni normative e di controllo del preoccupante fenomeno biomasse.
Ovviamente, ci rivolgiamo anche al Presidente Regionale Gianni Chiodi che, tra le sue diverse responsabilità, annovera anche quella di massima Autorità Sanitaria regionale, per fargli presente che i cittadini, attraverso la raccolta firme, chiedono a gran voce che la loro salute sia tutelata senza condizioni di sorta.
Pensiamo che non sia superfluo ricordare, così come già fatto direttamente ai sindaci e ai vari amministratori comunali, che i loro incarichi sono il risultato della fiducia espressa dai cittadini elettori che oggi, di fronte ad un grave problema riguardante il territorio, non possono far altro che constatare la loro preoccupante indifferenza.

Inquinamento e Salute: assemblea pubblica 16 febbraio 2013

Il Comitato Aria Nostra continua la sua azione di analisi, informazione e sensibilizzazione in merito ai rischi derivanti dall’insediamento di impianti industriali, per produzione energia da biomasse, oltre che per stoccaggio e lavorazione rifiuti.
Il lavoro svolto finora ha portato alla luce notevoli anomalie in alcune delle autorizzazioni rilasciate per la costruzione di impianti di produzione energia da biomasse nei diversi comuni delle valli del Vibrata e del Tronto.

16022013

Il Comitato sta portando avanti una grande raccolta firme sul territorio e ha organizzato un’assemblea pubblica per sabato 16 febbraio ore 16.00 presso l’Hotel Bellavista di Colonnella (TE) dal titolo Inquinamento e Salute, quale prezzo?
Oltre a tutta la cittadinanza, sono invitati anche i rappresentanti delle istituzioni (sindaci, assessori, ecc) e dei vari enti e località interessate dal preoccupante fenomeno.
Interverrà il Dott. Ferdinando Laghi, Vice Presidente Nazionale dell’ISDE – Medici per l’ambiente, Adriano Mei ed Alfredo Sadori dei Comitati in rete delle Marche ed altri ospiti, profondi conoscitori dei temi riguardanti la salute e la tutela dell’ambiente.

Centrali Biomasse: inizia la raccolta firme

Ieri sera, presso la C.da San Giovanni di Colonnella, si è tenuta la conferenza dell’avvio della raccolta firme relativa ai progetti di costruzione di centrali denominate a biomasse. Ancora una volta, è stata confermata una partecipazione numerosissima per dire no ai progetti che sono stati dimostrati essere non eco-sostenibili.
Alla raccolta firme, promossa e gestita dal Comitato Aria Nostra, con fogli numerati, collaboreranno anche il Comitato Salute Pubblica ed il Comune di Colonnella.
Il Comitato Aria Nostra, sulla scia di quanto già annunciato in precedenza, ha infatti continuato la sua opera di informazione, sensibilizzazione e studio dettagliato dei progetti autorizzati e/o richiesti presso le varie istituzioni.
Giova ricordare che l’azione effettuata finora è stata utile per mettere in luce i dettagli tenuti nascosti o trascurati dai diversi esponenti, sia istituzionali che privati, in merito alla caratteristiche di inquinamento, elusione delle normative, ecc.
Tale azione ha già comportato la presentazione delle osservazioni di contrarietà al progetto, sostenute dagli studi scientifici relativi ad analisi effettuate, e un esposto presso le istituzioni competenti.
La raccolta firme, quindi, si conferma un ulteriore passo in avanti per l’obiettivo di informazione completa e dettagliata verso tutta la popolazione.

Chiunque voglia aderire o sostenere l’iniziativa può contattare arianostra@libero.it

Lettera aperta all’Assessore Provinciale Francesco Marconi

Alle dichiarazioni dell’Assessore Francesco Marconi, pubblicate a mezzo stampa, nei giorni scorsi, il Comitato Aria Nostra intende rispondere con le sue stesse parole: “si continuano a fare strumentalizzazioni e speculazioni politiche, gettando fumo negli occhi dei cittadini”.

Infatti, se da un lato è perfettamente vero che lo sviluppo delle energie rinnovabili è espressamente previsto dal piano energetico nazionale e da varie politiche europee, non sta scritto da nessuna parte che questo sviluppo debba essere effettuato senza i criteri di sostenibilità ambientale, di miglioramento della qualità dell’aria locale e di tutela degli interessi dei cittadini che si troverebbero a vivere nei dintorni degli impianti e non solo.

Infatti, proprio citando le parole dell’Assessore “realizzazione di piccole centrali alimentate attraverso combustibile proveniente esclusivamente dalla filiera corta”, inneschiamo la nostra preghiera di chiarimento: Assessore, lei quindi crede che una centrale da 6MW come quella di Colonnella sarebbe “un piccolo impianto”? E come è possibile reperire le 36mila tonnellate l’anno di legname nel raggio della filiera corta quando i dati ufficiali del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali certificano una disponibilità – nella somma dei territori provinciali di Ascoli Piceno e Teramo di 20 mila tonnellate di biomasse forestali?

Stante l’evidente impossibilità di approvvigionamento del legname che sarebbe necessario, non riesce a pensare che sarebbe molto più facile e comodo riconvertire la centrale – magari dopo un breve periodo di tempo – in un vero e proprio inceneritore per bruciare rifiuti di vario tipo? Non dovrebbe essere questo un timore per un gruppo di cittadini che, lontani dagli interessi speculativi, hanno a cuore unicamente la propria salute, il valore delle loro case e delle loro attività produttive, veri e propri diritti sanciti dalla costituzione italiana?

Proprio a proposito del diritto alla salute, la invitiamo a rileggere con maggiore attenzione la documentazione presentata dalla ditta proponente. Troverà che viene indicata una emissione in aria di Formaldeide (sostanza cancerogena per l’uomo) pari a 40 milligrammi per metro cubo, mentre il limite di legge previsto dalla normativa italiana è di 20 milligrammi per metro cubo. E questo non sarebbe un rischio per la popolazione locale?

Per questo ed altri motivi, il Comitato Aria Nostra ha presentato, oltre alle osservazioni tecniche ai vari enti competenti per l’autorizzazione, un esposto alla Procura della Repubblica, al Nucleo Ambientale dei Carabinieri e alla Guardia Forestale, riguardo alle emissioni di sostanze cancerogene da parte della centrale a biomassa.

Per quanto riguarda i 24 mila posti di lavoro, non si sarà mica confuso con il lavoro svolto dagli organismi che compongono l’humus della biomassa forestale? Qualora fosse così, potrebbe sicuramente fare riferimento a numeri molto più alti.

Infine, per quanto riguarda la sua quota di partecipazione nella società proponente la centrale da 6MW a Colonnella, la visura camerale effettuata in data odierna riporta che una persona che ha il suo stesso nome, cognome, data, luogo di nascita e codice fiscale è stata ed è tuttora presente nell’elenco dei soci. Si tratta di un caso di omonimia più unico che raro? Oppure, visto che in questo periodo capita anche che ci si ritrovi ignari possessori di appartamenti con vista Colosseo, potrebbe esserci stata un’attribuzione di quote societarie a sua insaputa?

Incontro con i cittadini

Il 5 ottobre 2012, presso l’Hotel Bellavista di Colonnella, si è svolto l’incontro pubblico organizzato dal Comitato Aria Nostra in merito al tema delle centrali a biomassa.

L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 500 cittadini che, oltre alle relazioni degli esperti convocati dal Comitato, hanno potuto ascoltare interventi e commenti dei Sindaci di Colonnella, Controguerra e Martinsicuro.

Indipendentemente dai messaggi trasmessi dai rappresentanti istituzionali, la cittadinanza si è interessata ed ha partecipato al dibattito sulle questioni sollevati dagli esperti convocati, confermando ancora una volta la contrarietà a questo tipo di impianti nella Vallata del Tronto. Infatti, in un contesto completamente avulso da questioni di contrapposizione politica, sono stati illustrati e commentati i dati relativi alle emissioni in atmosfera, agli impatti sull’acqua e sui terreni circostanti oltre che alla possibile diminuzione del valore delle proprietà immobiliari, con un forte accento sulla sostenibilità dell’aumento del traffico veicolare di mezzi pesanti e sulla provenienza del materiale legnoso per il funzionamento delle centrali.

La domanda di trasparenza e di unità espressa da tutti i cittadini intervenuti, ha incoraggiato ulteriormente il Comitato Aria Nostra che, oltre a tanti cittadini dei paesi interessati, è sostenuto dalle maggiori aziende vitivinicole e turistiche del territorio, a proseguire con determinazione sul percorso di affermazione dei diritti alla salute, alla proprietà e al diritto di impresa. In questo senso, saranno sviluppate ulteriori collaborazioni con il Comitato Salute Pubblica e il Comitato Colonnella 2020 e con le amministrazioni dei Comuni interessati per l’analisi di dettaglio dei progetti presentati. Le attività saranno svolte anche in collaborazione con il Comitato Ambiente e Salute di San Benedetto del Tronto ed altri Comitati di Castel di Lama.

Nella prossima settimana, il Comitato Aria Nostra presenterà ai Comuni, Provincia e Regione Abruzzo, delle osservazioni tecniche sull’impianto da 6 Megawatt che si vuole realizzare a Colonnella. Secondo il Comitato, infatti, questo impianto presenta delle problematiche ancora tutte da chiarire. Successivamente, saranno analizzate le pratiche dei progetti di Centrali Biomassa di Controguerra e Martinsicuro.